Soli da morire

Morire nella solitudine di una casa vuota di amici e congiunti.E’ stato questo l’ esito dell’ esistenza di Giovannina De Luca, 85enne di Sant’ Angelo a Cupolo.

La sua non è – affatto – una storia dai contorni nuovi e neppure unici.Purtroppo di casi analoghi ve ne sono tanti omogeneamente distribuiti in tutte le latitudini nazionali. In questo spazio vogliamo semplicemente dedicare un piccolo ricordo ad una persona cui – molto probabilmente – rivolgevano un pensiero veramente in pochi. Il suo corpo, infatti, sembra rivelare una morte vecchia di giorni. Per 24, poi 48, poi 72 ore nessuno si è preoccupato della sua salute. Nessuno ha potuto, ritenuto, voluto bussare a quella porta. Poi qualche anima buona avrà avuto lo scrupolo di interessarsi della sua esisenza. Infine la scoperta dei soccorritori. La solitudine, la disperazione dell’ abbandono non vivono e muoiono solo nelle notizie dei tg nazionali. A volte basterebbe solo guardarsi accanto.

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