A quasi un anno dalla fine del mondo (secondo i Maya)
Secondo l’interpretazione data al calendario dei Maya, il 21 dicembre del 2012 cadrebbe la fine del mondo.
Il calendario di quest’ antico popolo centramericano si basava sul moto di Venere, dividendosi in cicli aventi la durata di circa 1 milione e 872000 giorni. L’attuale ciclo principiò il 13 agosto dell’anno 3114 a.C. e dovrebbe terminare il 21 dicembre 2012 d.C.I Maya raggiunsero notevoli conoscenze scientifiche, tant’ è che, secondo l’ interpretazione data da taluno, furono in grado, 5000 anni fa, di calcolare l’eclissi solare verificatasi effettivamente l’11 agosto 1999, con un’ inezia di 33 secondi di ritardo. La fine del mondo, tornando ad allegri argomenti, cadrebbe alla fine dell’ attuale ciclo del calendario Maya.Aldilà delle profezie, di cui dopo verrà fatta una carrellata di esempi e che si fondano essenzialmente su suggestioni, vi sono anche argomenti scientifici, addotti in particolari tesi, che suggestionerebbero per gli episodi del 2012. Tesi che, ovviamente, trovano la netta opposizione della stragrande maggioranza della letteratura scientifica, ma di cui ugualmente si vuol far cenno in questa sede. La fine del mondo non arrivera’ all’ improvviso, come se qualcuno staccasse la corrente, ma si porrà all’ apice di una serie di eventi quali terremoti, inondazioni e colossali incendi. Alla base di tutte queste ’’piccole turbolenze’’ (meglio sdrammatizzare) ci sarebbe l’ inversione del campo magnetico terrestre. Nel 1899 si scoprì che il pianeta Terra emette una frequenza ( nota come risonanza di cavità di Schumann ) che, dopo essersi mantenuta stabile per decenni vari, ha iniziato a salire gradualmente fino ad arrivare agli attuali10Hz. A questo valore che cresce sembra essere correlato, invece, un valore che scende. Tale ultimo valore è quello che corrisponde al campo elettromagnetico terrestre, che va, a sua volta, di pari passo con la velocità di rotazione della Terra. Ebbene tale valore starebbe diminuendo inducendo alcuni studiosi (abbastanza pessimisti) a ritenere che il 21 dicembre 2012, avremmo una risonanza di Schumann pari a 13Hz e, in senso inverso, un campo magnetico terrestre nullo. In tal caso, sempre secondo alcuni poco propensi all’ ottimismo, il pianeta si fermerebbe, i poli terrestri si invertirebbero e la terra inizierebbe nuovamente a ruotare, ma al contrario. Se ciò accadesse, sarebbe più facile dire, scusando il gioco di parole, cosa non accadrebbe. Cito qualche passaggio del libro ” Earth in Upheaval “, di Immanuel Velikvosky, amante di argomenti apocalittici: “…Un terremoto farebbe tremare il globo intero. Aria e acqua si muoverebbero di continuo … La temperatura diverrebbe torrida e le rocce verrebbero liquefatte, i vulcani erutterebbero, la lava scorrerebbe dalle fratture nel terreno squarciato, ricoprendo vaste zone… I laghi sarebbero inclinati e svuotati, i fiumi cambierebbero il loro corso..le acque degli oceani equatoriali si ritirerebbero verso i poli e alte maree e uragani spazzerebbero la Terra da un polo all’altro… cambierebbe il clima in ogni luogo …molte specie di animali sulla Terra e nel mare sarebbero distrutte e la civiltà, se ancora esistesse, sarebbe ridotta in rovine”. C’è da stare allegri. 2012 o no, l’ argomento fine del mondo ha suscitato sempre il macabro appetito di varie religioni. “Vi sarà una grande tribolazione quale non fu mai vista dall’inizio del mondo fino adesso, e mai più lo sarà…”, questo è Matteo. Il profeta russo Basilio, vissuto nel 1660, non aveva una visione molto più positiva rispetto a Matteo:“Il Sole cambierà strada e la Luna si perderà fra i monti, le stelle pioveranno sulla Terra… Montagne invisibili passeranno nel cielo, e quando una di queste si vedrà, mancherà il tempo della preghiera. Arriverà un giorno nel quale troverete il mar Nero sugli Urali e il mar Caspio sulle alture del Volga… Dove un tempo regnava il ghiaccio ora brucerà il Sole, e gli agrumi più gustosi verranno raccolti sulla terra della Santa Madre Russia, mentre sulle coste settentrionali dell’Africa regnerà il ghiaccio” .Il problema è, però, che questo Basilio, qualcosina nelle sue profezie l’ avrebbe già indovinata. Sentite questa: “Quando il Mille si aggiungerà al Mille, gli uomini voleranno e le immagini di quello che succede a Mosca si potranno vedere allo stesso tempo a Kiev e a Costantinopoli” . Tutto lascia pensare che stia parlando di aerei e televisione. “Quando il secondo millennio del cristianesimo sarà prossimo alla fine ,sangue e lacrime bagneranno la terra dei popoli slavi”. Qui, sempre Basilio, prevederebbe la guerra tra Serbi e Croati degli anni 90. Non solo Basilio, non solo Matteo. Anche profeti norvegesi rivelarono un insospettabile amore per l’ argomento, e con loro un po’ tutte le culture mondiali. Cosa dire?Sfruttare al meglio la situazione. Comprare oggi differendo il grosso dei pagamenti a fine 2012, sposarsi, per coloro che non sono troppo propensi al grande passo, ma che sono pressati dalle future consorti, a Natale del 2012. Scherzi a parte, l’ argomento ha una sua giustificazione. Se per i profeti parlare di fine del mondo era modo per richiamare gli uomini ad una condotta più integra, oggi, invece, il discorso potrebbe avere una valenza economica. E’ infatti notevolmente cresciuto il mercato di libri e film relativo all’ argomento.Come al solito, come sempre, una mera questione di denaro che vive sull’ interesse ma anche, a volte, sulle fobiedella gente.
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