
In ogni caso – come da titolo – è stato un insuccesso. Nella prima ipotesi – Amanda e Sollecito realmente innocenti – avremo che, quattro anni fa, polizia e procura presero un abbaglio tremendo perpetuatosi, poi, per quasi 1.500 giorni. Dando per buona questa prima possibilità, ci chiediamo su quali presupposti furono sbattuti due ventenni in galera – nel fiore degli anni, nel pieno della loro formazione. Presupposti labili, se è vero che il giudice d’ Appello ne ha disposto ieri sera la immediata scarcerazione. C’ è qualcosa che nelle indagini di polizia – obiettivamente – non va. A prescindere dalle reali colpevolezze del caso specifico, sono palesi le pecche elementari, le intempestività ripetutesi anche nelle vicende di Melania, Yara e Sara. Sopralluoghi, perizie e superperizie, nuovi sopralluoghi su zone contaminate dal passaggio di mille mani e piedi. Oggetti analizzati dopo essere stati impugnati da chissà quanta gente, scene del crimine affollate come feste di paese, ritardi ingiustificabili. Poniamo ora, al contrario, che i due ragazzi siano colpevoli. Ciò significa che l’ errore è stato, in realtà, commesso ieri. Anche perchè vi era già stata una Corte, in primo grado, ad aver ritenuto che a carico dei due fossero rinvenibili elementi di colpevolezza tali da giustificare una pronuncia di condanna. Qualcuno paventa pressioni USA – con annesso rischio di caso diplomatico all’ orizzonte – sull’ intera vicenda. E se Guede fosse un ottimo capro espiatorio? Ma c’ è, ancora, una miriade di verità che potrebbero galleggiare tra le ipotesi ora dette. Potrebbe essere solo uno dei due il colpevole, ad esempio. La Cassazione metterà la parola fine su questa vicenda, ma mai sfumeranno tutte le perplessità che aleggiano sul caso. Un’unica certezza rimane e risiede nel comportamento anomalo ed incomprensibile di Amanda. Perchè accusare il povero Lumumba, perchè additarlo come certo colpevole, se non per allontonare i sospetti da se? Chi ha la coscienza sgombra da nubi, ha forse la necessità di gettare ombre su altri? O questa condotta è tipica di chi – scientemente colpevole – si sente braccato e vuole trascinare nella bufera uno stereotipo di ‘cattivo’, quale può essere un uomo di colore? Ma, ci chiediamo in ultima istanza, se anche i ragazzi fossero realmente gli assassini, ne avrebbero nozione? Loro stessi hanno dichiarato che quella sera l’ alcol e l’ erba non furono lesinate, e che le menti non erano affatto esempio di lucidità. Ed intanto il clan di Amanda ha già preso il volo per gli USA
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