Facebook, gruppo contro Simone, il ‘tirchio’ ucciso da un pugno


Schock su Facebook per la pagina che insulta Simona Costa, il sedicenne ucciso a Fiumicino con un pugno alla tempia dal suo migliore amico per una sigaretta non data. «Simone Costa: così impari a fare il tirchio»: è il titolo della pagina creata ieri sera sul popolare social network, poi cancellata dopo le polemiche. Quarantacinque gli utenti che si erano dichiarati «fan» della pagina. Ma è subito scattata la difesa degli amici di Simone che hanno inondato la pagina di commenti in sua difesa: «Non vi vergognate?», scriveva Ludovica; Michela: «Giocate sulla morte di un ragazzino…oggi ridete speriamo che domani possiate piangere vergognatevi». E ancora, altri: «Non avete manco un minimo di dignità. Dio certi bastardi li dovrebbe mandà all’inferno», «Lo schifo è che ci sta pure gente che segue questa pagina».

Esposto alla polizia postale. Sulle pagine del social network la morte del ragazzo «non solo viene giustificata, ma addirittura inneggiata, perché il 16enne sarebbe stato colpevole di tirchieria per non aver offerto la sigaretta da cui è scaturita la lite» afferma il Condacons. L’associazione dei consumatori chiede che «l’autore di questa genialata deve essere punito: non è sufficiente chiudere la pagina Facebook in questione e far finta che non sia mai esistita». Il Codacons fa sapere di star preparando «un esposto sia alla Polizia Postale, sia alla Procura della Repubblica di Roma, in cui si chiede di individuare l’autore del gruppo e procedere nei suoi confronti per istigazione alla violenza e per altri reati che saranno ravvisabili».




Rassegna stampa da – Il Mattino – 

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