Tagli Ferrovie, a rischio le stazioni di Ariano e Benevento
RASSEGNA STAMPA da Il Mattino –
Vincenzo Grasso
Vincenzo Grasso
Alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario aumentano le preoccupazioni di Regioni e Comuni per i tagli che Trenitalia sta per praticare. Ad essere minacciati di ridimensionamento non è solo lo scalo ferroviario di Ariano, l’unico dell’Irpinia sulla linea Roma-Bari, ma anche quelli di centri importanti come Benevento, Foggia e Lecce. Ad Ariano è sceso in campo il Comitato «Mobilità e Trasporto» per coinvolgere amministrazioni locali, politici e istituzioni non solo per fare pressioni su Trenitalia perché si ripristino le corse dei treni regionali e gli Eurostar ed Intercity soppressi, ma anche per mantenere gli impegni per l’Alta Capacità che prevede la realizzazione della stazione «Irpinia» in valle Ufita. Nel contempo i consiglieri regionali Rosa D’Amelio, Ettore Zecchino e Nicola Marrazzo hanno rivolto una interrogazione all’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella. «Premesso – si legge nell’interrogazione – che i bisogni di mobilità delle persone sono in continua crescita per studio, lavoro, esigenze delle famiglie, svago e considerato che in vista della programmazione dell’orario generale delle Ferrovie, s’intende concentrare gli sforzi sulle dorsali ad alta velocità e trascurare la mobilità intraregionale ed il pendolarismo, depotenziando (smobilitando) una stazione come Ariano Irpino, si interroga per sapere, al fine di ridare impulso all’economia e allo sviluppo delle aree interne della provincia, quali iniziative concrete s’intendano intraprendere per il ripristino delle tre coppie di treni interregionali sulla tratta Benevento – Ariano – Foggia, oggi sostituite dai bus, e per il ripristino delle fermate delle coppie di Eurostar e Ic che transitano presso la stazione di Ariano». E come se non bastasse, a Foggia il sindaco Gianni Mongelli ha chiamato a raccolta i sindaci campani (per il Comune di Ariano è stato presente l’architetto Bevere) e pugliesi, collegati dalla linea ferroviaria che raccorda la Puglia alla capitale, per esprimere forte preoccupazione per le paventate scelte del gruppo Ferrovie dello Stato in ordine alla riorganizzazione dei treni a lunga percorrenza sulle dorsali Adriatica e Appenninica. Tale programmazione conterrebbe la cancellazione di trenta tra Eurostar, Intercity ed Espressi, diurni e notturni, in partenza da Puglia, Sicilia e Calabria. A ciò si aggiunge il taglio del 75% delle risorse destinate a finanziare il trasporto pubblico locale, deciso con la manovra finanziaria di agosto, che potrebbe determinare la drastica riduzione dei collegamenti su ferro e gomma massimamente utilizzati da lavoratori e studenti pendolari. Le incertezze operative del raddoppio della linea ferroviaria adriatica nel tratto Foggia-Termoli, il mancato finanziamento della costruzione della linea ad Alta Capacità Taranto-Bari-Foggia-Napoli e ad Alta Capacità lungo la dorsale Adriatica amplificano la percezione dell’esistenza di una precisa scelta del gruppo Ferrovie dello Stato, non contrastata dal Governo nazionale, di indirizzare gli investimenti verso le aree più ricche del Paese a scapito delle regioni meridionali. «Per queste ragioni – spiega il sindaco Mongelli -l’Anci, le regioni e i comuni meridionali sono invitati a partecipare, il 7 dicembre prossimo, a Roma ad una manifestazione di protesta presso il Ministero dello Sviluppo economico e delle Ferrovie dello Stato». Occorrerà vedere ora quali saranno i risultati dell’iniziativa del Comitato civico e dell’interrogazione rivolta all’assessore regionale dei trasporti dai tre consiglieri campani. Il timore che si registri una ulteriore riduzione delle corse ferroviarie è concreto.
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