Bove ribatte a Creta:ragazzi in aula con sciarpa e cappotto?Ridicolo
![]() |
L’ex sindaco Giuseppe Creta |
Non difetta di ironia l’ attuale componente della Giunta di San Salvatore: ”Dalle pagine dei giornali” – il riferimento è sempre a Creta – ”si proclama difensore del termosifone, strenuo paladino del tepore scolastico e nemico giurato del micidiale raffreddamento. Come San Sebastiano sarebbe votato al martirio pur di risollevare le temperature invernali, darebbe volentieri la sua vita purché il termometro a dicembre raggiunga temperature simili a quelle primaverili”. Addirittura, secondo Bove: ”In paese nessuno si è accorto di una presunta “rivolta di genitori”, nemmeno la Digos appare informata in proposito. L’immagine, abbastanza suggestiva, dei ragazzi infreddoliti con sciarpa e cappotto non è falsa: è semplicemente ridicola. L’unico a non accorgersene è il nostro consigliere di minoranza, talmente convinto delle cose che scrive da non avvertire l’inevitabile sarcasmo provocato dalle sue affermazioni, soprattutto quando parla di “rivolta dei genitori” o di alunni bardati in classe come gli alpini sul fronte del Don”. Continua l’ affondo dell’ assessore: ”E’ tuttavia possibile che la vera rivolta sia nei pensieri del consigliere Creta: una impetuosa tempesta interiore (quella che i tedeschi definirono “sturm und drang”) che porta a sollevare problemi inconsistenti più per giustificare una carenza di argomenti concreti che per avviare un costruttivo e fruttuoso confronto politico”. Personale scolastico e politici sarebbero, secondo il componente dell’ Esecutivo, oggetto di un attacco immotivato e preordinato da parte dell’ ex sindaco: ”Per dirla tutta: è la voglia smodata di discutere del nulla; l’unico argomento su cui mostra di essere ferrato. E per fare ciò il nostro consigliere non si fa specie di screditare l’Amministrazione comunale e, con essa, anche l’istituzione e l’organizzazione scolastica del nostro territorio che, al contrario, viene unanimemente riconosciuta come tra le più efficienti e maggiormente proficue dell’intera provincia. E c’è, infine, l’immagine furbetta di rappresentare insegnanti ed amministratori come tecnocrati insensibili alle più elementari esigenze degli alunni e delle loro famiglie”.
Commento all'articolo