Formichella incontra gli ‘occupanti’ di Airola
Nuova
giornata di passione nel centro caudino. I ragazzi – ex Benfil ed ex Tessival –
perseverano nella loro iniziativa, insistono nelle loro legittime richieste.
Settembre è un mostro che fa davvero troppo paura: alcuni di loro – subito dopo
l’ estate – potrebbero andare ad incassare – scattando la mobilità – appena 400 euro al mese. Troppo
poco anche per gente ormai abituata a sacrifici. Ma sarebbero anche le
prospettive a mutare drasticamente: la cassa integrazione – per quanto
anticamera del baratro- rappresenta, pur sempre, un legame ‘privilegiato’ con
il mondo del lavoro. Mobilità, invece, è sinonimo di disoccupazione. Ora la
politica deve intervenire: in modo compatto, trasversale, scevra da tatticismi.
“Questo è il momento di restituire alla gente la fiducia verso la politica”.
Sono le sagge parole proferite dall’ assessore Ceccarelli nella giornata di
ieri. La sala consiliare, oltre agli occupanti – li da, ormai, 48 ore – è
riempita anche dal sindaco Napoletano, costantemente vicino ai suoi
concittadini, da vari assessori e, soprattutto, dall’ onorevole Nicola
Formichella. Il deputato sannita –quota PDL – è venuto a portare la personale
testimonianza di vicinanza a questi uomini ed a queste donne. Ma, soprattutto,
ha portato una proposta. Un gesto concreto nel mare di chiacchiere vane e
puramente teoriche che hanno riempito le cronache degli ultimi mesi. Ad
esordire, prospettando al giovane deputato di Solopaca la panoramica della
situazione, è stato il rappresentante sindacale – Ciro Rungi. “Dobbiamo
chiedere l’ intervento ad horas di Caldoro e dei tre funzionari regionali che
seguono la questione”. Questa la proposta ultima del sindacalista che – come
evidente – sarebbe tesa a ‘bypassare’ la figura dell’ assessore Vetrella. Segno
– il medesimo – di una fiducia di cui
non godrebbe più – presso parte dei lavoratori – l’ esponente dell’ Esecutivo
regionale. Rungi evidenzia – ancora – le varie contraddizioni che sono emerse –
in modo molteplice e palese – nel pluriennale evolversi della vicenda. In modo
particolare, il sindacalista fa riferimento alle ‘verità diverse’ prospettate
loro – rispettivamente – dal Presidente della Provincia beneventana e –
nuovamente chiamato in causa – dallo stesso Vetrella. Dal ‘passo in avanti’
declamato dal vertice della Rocca il giorno prima, si passa al ‘non c’è uno
stralcio di programma industriale’ proferito – il giorno dopo – dall’ assessore
campano. Due frasi dai contenuti e dai sensi opposti, succedutesi a distanza di
sole 2 ore. Segno palese della mancanza di una concertazione armonica, di un sospetto
‘slegamento’ tra le parti. Di una mancanza di coordinamento che è mortifera allorquando
si deve dipanare una matassa che pretende – onde essere sciolta – il serio interessamento
di una pluralità di Istituzioni. “Formichella ci porti da Caldoro” sono le
parole di congedo, prima di passare parola al già citato assessore Ceccarelli
e, dopo, a Pippo Maltese, capogruppo di maggioranza. Maltese chiede per i
lavoratori “rispetto”, parlando – altresì – di una problematica che travalica
la condizione dei cassa integrati andando ad interessare, piuttosto, l’ intero
territorio. E’ la volta, poi, dell’ avvocato Marsicano. Il referente dell’
opposizione invita – sostanzialmente – ad aprire un tavolo di concertazione,
avocando tutte le parti istituzionali in causa. Proposta – tale ultima – non
esattamente condivisa da Formichella, succedutosi nella scaletta al legale di
casa. In effetti – osiamo farci interpreti del pensiero del giovane pidiellino
– un tavolo può essere alquanto sterile se manca – fondamentale presupposto –
la seria voglia di lavorare onde risolvere la questione. L’ onorevole afferma
di essere venuto ad Airola perchè resosi conto di come la situazione
ristagnasse nel medesimo pantano di due anni prima. Allorquando anch’ egli
prese parte ad un tavolo istituzionale – alquanto improduttivo – nel cui
contesto, presenti vari rappresentanti, era stata posta in essere una
ripartizione di competenze. A lui medesimo era stato attribuito il compito di
‘raccordare il tavolo stesso con i vertici della Regione’. ‘Compito da me
assolto’ afferma Formichella. Evidentemente – riteniamo – qualchedun’ altro dei
presenti non ha profuso – nel frattempo – il medesimo impegno messo in campo dal
deputato solopachese. Il berlusconiano ha, poi, fatto riferimento al famoso
foglio ‘A4’ presentato a Vetrella in risposta alla richiesta – avanzata a
Provincia ed Unione industriali – di prendere visione di un piano industriale.
Effettivamente – nostra opinione – la mancanza di una seria progettazione industriale complessiva – fatta salva quella
della TTA – non mette in condizione lo stesso Vetrella di operare in condizioni
ottimali. L ‘ invito dell’ onorevole, rivolto al sindaco Napoletano, è quello,
quindi, di chiedere alla Unione Industriali – nonché ai vertici provinciali –
la compilazione di un prospetto industriale completo, per poi – esaudito questo
passaggio – recare al governatore Caldoro ed all’ assessore Vetrella la
prospettazione del tutto. Subito, però, Napoletano ha fatto presente come un
‘business plain’ già vi sia. Un centinaio, circa, dei lavoratori andrebbero ad
impiegarsi con i napoletani. E questo è dato assodato. Quanto agli altri, vi
sono 4 aziende che hanno dato la disponibilità ad attingere dalle rispettive
fila. La Alenia che si stanzierebbe nel capannone Tessival – con un contributo
anche esterno per raggiungere la somma necessaria – e, poi, la già presente
Lear. Inoltre, vi sono le agroalimentari ‘Rummo’ e Mataluni’ che, però, si espanderebbero
nelle loro attuali sedi. Avanzerebbero, così, circa 40 persone per cui, però,
Napoletano avrebbe già pronta la situazione. Ovvero, una cooperativa di servizi
interna. Signori, quindi, aprite gli occhi. Ci sono tutti i pezzi del mosaico:
basta solo metterli insieme.
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