PANNARANO- E’ nato il blog dei Giovani Democratici


Giovani e partiti, l’ amore è tramontato. Non le ideologie, quelle sempre vive
e posizionate anche su frangenti – non estremi – ma, sicuramente, ben definiti.

E’ la politica dei partiti ad essere in crisi, in modo specifico entro la sfera
giovanile. Che si associa, si impegna, spiega la propria voglia di attivarsi in
vari frangenti del sociale. Ma ad una condicio: che la politica ne rimanga al
di fuori. Simboli e vessilli sono poco graditi, l’ apoliticità diventa – così –
la nuova bandiera dell’ associazionismo giovanile. Vi è, tuttavia, chi ancora
negli stemmi partitici ci crede. Giovani, giovanissimi che – ancora – ritengono
di poter e voler spiegare il proprio impegno dentro il ‘circolo’. In quello che
– ancora una decina di anni or sono – era, anche per i ventenni, il luogo di
riunione per eccellenza. Navigando nel mare del web, scopro un blog.
Graficamente ben fatto, ricco di contenuti e, soprattutto, aggiornato. Il che
testimonia la vitalità di questa iniziativa web-editoriale materialmente creata
da Angelo Lombardi. giovanidemocraticipannarano.blogspot.it  è la piattaforma virtuale d’ incontro dell’
area verde del PD ‘pannaranese’. Con me, a discutere di blog e politica ci sono
Antonio Iavarone – Presidente provinciale dei Giovani Democratici – Genny
Iavarone – sua corrispondente locale – e Cristina Supino – referente del Forum
dei Giovani. “Ero un po’ scettica sul blog” – mi dice Genny. “Invece” –
prosegue – “è divenuto un luogo di incontro, sebbene virtuale, ‘altamente
frequentato”. Una Pannarano ove – il che è fisiologico – non manca la devianza
giovanile. “La sede del partito” – esordisce Antonio – “può divenire un momento
di aggregazione, specie in realtà quali la nostra che – al pari di altre –
mancano di ritrovi tipicamente culturali”. Il partito, quindi, come riferimento
per i giovani, valida alternativa al disinteresse ed alle pericolose sirene che
possono ‘sobillare’ quei ragazzi che – in particolare – non godono di realtà
familiari solide. Una funzione sociale del partito, pertanto, prim’ ancora che
squisitamente politica. Ma la politica c’è, e di essa non possiamo che parlare.
Chiedo chi sia il politico del passato di rispettivo riferimento. Berlinguer è
la comune risposta; uno dei tre mi dice anche Aldo Moro. A loro ripropongo il
mio leit-motiv, quando parlo di politica con i giovani: la crisi dei partiti.
“E’ indubbia la disaffezione” – asserisce chiaramente Antonio – “cosa
determinatasi da Tangentopoli in poi . A Pannarano vi è una buona tradizione
partitica complessiva”. “Perché” – chiedo loro – “i giovani dovrebbero
aggregarsi nei partiti e non in una associazione ‘acolore’?”.  “Nei partiti” – la replica – “si creano
migliori condizioni di confronto”. Colgo il loro entusiasmo, la loro sincera voglia
di fare, produttiva di già buoni risultati. A Pannarano – a fronte di 2.000
abitanti – i Giovani PD vantano ben 47 tesserati. Numeri eccezionali, di
straordinaria presenza. Il loro paese, appunto. Una realtà piccola. “Una
possibilità di crescita per il paese, quale e dove può essere?” – domando ad i
miei interlocutori. “La Città caudina, di cui siamo convinti sostenitori, può
rappresentare una grande occasione di sviluppo”. Infine, un appello che mi
pregano di rilanciare. I ragazzi chiedono di non operare strumentalizzazioni con
riferimento alla vicenda dell’ avvelenamento di cani che sta occupando e
macchiando le cronache del paese. Desiderio esaudito, buon lavoro ragazzi.

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