SANT’AGATA DEI GOTI- Cittadini chiedono navette per centro storico ed Ospedale


Giuseppe Fortunato– da ‘Il Sannio Quotidiano’
In esordio una specifica relativamente al passaggio di ieri inerente la
eccessiva velocità di guida mantenuta da qualche spericolato utente della
strada.

E’ ovvio che le condotte ‘criminose’ vengono poste in essere esclusivamente
negli orari in cui il personale di polizia municipale non è in servizio.
Fortunatamente le divise – sia quelle municipali, sia quelle dell’ Arma – sono
ancora valido deterrente per i ‘malintenzionati’. Veniamo al capitolo odierno. Ritorna
di moda l’ argomento – navette, tema che ciclicamente si riaffaccia nel
‘dibattito’ santagatese. La ragione è presto detta: molti punti ‘nodali’ del
paese sono collocati in aree che – per svariate motivazioni – sono
raggiungibili solo con disagio. L’ esigenza di siffatto servizio ci viene segnalata
– in via quasi esclusiva – per poter fruire in modo agevole del servizio
postale e di quello ospedaliero. In effetti, un progetto in tal senso
risulterebbe particolarmente utile per quelle categorie – vedasi gli anziani o,
comunque, i non automuniti – che non possono – allo stato – gestire in modo
semplice ed indipendente i vari adempimenti della quotidianità. L’ ufficio
postale – appunto – e lo stesso Municipio, siti nel cuore del centro storico,
non sono accessibili al traffico automobilistico – fatta eccezione per tre ore
al giorno – a causa dell’ isola pedonale. Una navetta, appunto, che facesse
spola dall’ esterno della zona vecchia – tenendo presente anche le esigenze dei
residenti delle frazioni – permetterebbe di aggirare tutta una serie di problematiche.
Medesimo discorso anche per il nuovo ospedale di località San Pietro. Come può
una persona anziana – non in grado di guidare – raggiungerlo senza dover
chiedere piaceri vari ad amici o parenti? Come si vede, si discute di luoghi e
funzionalità di imprescindibile importanza e di quasi quotidiana fruizione. Un
servizio di mini-trasporto  locale
verrebbe in soccorso alla non semplice quotidianità di tanti concittadini
residenti nel centro nonché a quella di chi risiede in una delle borgate periferiche.
Proprio con riferimento ai disagi patiti da quest’ ultimi, è da sottolineare
come il trasporto pubblico esistente – gestito dalla EAV – non copra in modo
esauriente le esigenze del territorio. Dalla frazione Laiano, ad esempio, vi
sono solo 4 corse per il centro, l’ ultima delle quali attorno alle ore 14.
Dopo quell’ orario – al di fuori dei mezzi privati – non si sale e non si
scende dalla massima frazione – in senso di altitudine – del territorio
santagatese.  Territorio che presenta una
estensione di 64 kmq – pari, quasi, a quello di Napoli – meritevole, pertanto,
di essere servito da un sistema su gomma capace di garantire una adeguata
raggiungibilità – da qualsiasi punto di esso – di quei luoghi che sono il
cardine della vita burocratica e sanitaria. Specie quando essi sono preclusi al
normale traffico veicolare o, comunque, non raggiungibili celermente in maniera
pedonale. Qui, però, ci si scontra col muro della situazione economica. Le
casse comunali – alle prese con molteplici pregressi disagi –  sono impossibilitate a finanziare – come ovvio
– progetti di tale portata. Il reperimento di liquidità andrebbe, pertanto,
ricercato in canali esterni.  Tentativi,
in tal ultimo senso, sono stati compiuti sebbene con esiti – allo stato –
ancora non fruttuosi.

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