SANT’AGATA DEI GOTI- Il rubinetto..singhiozza
nevicate, giunti al mese di giugno – apertura della stagione estiva – i
rubinetti cominciano a singhiozzare.
E così, da Montesarchio a Sant’ Agata dei
Goti – passando per Airola – le tubature rischiano di rimanere desolatamente
vuote. Il problema, essenzialmente, si riconduce sempre al solito vizietto di
troppi. Ovvero, quello di utilizzare la risorsa per fini che non sono
squisitamente essenziali. Addirittura, in svariati casi, l’ acqua destinata
alle condotte di casa finisce per essere dirottata nei campi a scopo
irrigazione, con conseguente ridotta portata per coloro i quali si trovano a
monte del furbo di turno. L’ amministrazione comunale di Sant’ Agata dei Goti,
principiando – a mezzo ordinanza numero 38 – rivolge invito alla cittadinanza di
“non utilizzare l’acqua derivata dal pubblico acquedotto per scopi diversi da
quello alimentare e domestico e per altri usi regolarmente autorizzati (utenze
industriali e commerciali )” né di fare uso della medesima “per innaffiare
orti, giardini, parchi, vivai, piantagioni, lavaggio dei veicoli e riempimento
delle piscine”. Intanto, in varie aree del comune saticulano – site nella parte
alta del territorio – emergono le prime criticità, con interruzione della
erogazione per svariate ore quotidiane. Se a Sant’ Agata dei Goti si piange, ad
Airola e Montesarchio non si ride. L’ Alto Calore ha, infatti, inviato analoga
comunicazione alle amministrazioni di questi ultimi due paesi preannunciando la
possibile interruzione di erogazione idrica nella fascia oraria 23 – 06. La
causa di ciò sarebbe da rinvenire nella ridotta portata alle sorgenti nonché
nella impennata di consumi impropri da parte di privati.
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