SANT’AGATA DEI GOTI- La giunta dice ‘no’allo spezzatino dei Coltivatori Diretti
Giuseppe Fortunato – da ‘Il Sannio Quotidiano’
“Forte preoccupazione” è quella che esprime il Presidente del Consiglio
comunale di Sant’ Agata dei Goti, Giancarlo Iannotta, in riferimento al nuovo
assetto dei servizi sanitari – così come prospettato dal direttore generale
dell’ Azienda Sanitaria Locale, dottor Michele Rossi.
Con apposita nota,
infatti, inviata ai soggetti interessati, l’ alto dirigente ha comunicato come
– con decorrenza 1 agosto – verranno trasferiti nella sede del presidio ospedaliero
di San Pietro molti dei servizi ad oggi allocati nella sede cosiddetta dei
‘Coltivatori diretti’. A cambiare casa – in particolare – saranno tutte le
attività specialistiche ambulatoriali, il CUP, la esenzione ticket nonché il
servizio di scelta/revoca medico. Nella vecchia sede di via Starza, invece,
rimarrebbero i servizi di riabilitazione, quello di assistenza protesica, la
medicina legale, il consultorio ed il centro vaccinale. Perchè – dunque – smembrare
l’ unità di un servizio che espletava in modo eccellente il suo compito,
servendo una utenza di circa 18- 20.000 persone? E’ la domanda che noi ci
poniamo, è la domanda che lo stesso presidente Iannotta si fa. In effetti, in
ambiti – non necessariamente sanitari – contraddistinti da diffusi disservizi –
non si comprende perchè si debba andare ad intervenire proprio laddove si
assiste a qualcosa che ‘gira’ a dovere. Che ‘gira’ talmente bene da richiamare
– addirittura – utenza dalla zona telesina. Lo ‘spezzatino’ sarà purtroppo fonte
di grossi disagi per l’ utenza poiché, in seno alla struttura di via Starza,
erano allocate funzioni strettamente interdipendenti. Colui il quale aveva, ad
esempio, necessità del servizio protesico poteva ben esaurire entro il medesimo
ufficio il suo iter. Dal 1 agosto, ahilui, il medesimo sarà costretto ad un
andirivieni tra le due strutture distanti – tra loro – 5 chilometri circa. A
quel puntoi, ci fa notare Iannotta, sarebbe opportuno – da parte dell’ Azienda
Sanitaria – pensare ad un servizio di collegamento tra i due plessi onde venire
incontro alle esigenze della cittadinanza. Neppure una questione economica,
poi, può essere sollevata a pretesto del trasferimento. Entrambe le strutture
sono, infatti, – come ancora Iannotta ci fa notare – di proprietà dell’
Azienda. Tutto questo ‘sconvolgimento’ per la vita dei locali non ha lasciato
insensibile l’ Esecutivo di casa. La Giunta santagatese “mossasi con estremo
tempismo” – come specifica Iannotta – ha immediatamente attivato le proprie
possibilità – trasfondendole in apposito contenuto deliberale – chiedendo la
immediata sospensione del provvedimento ed auspicando – altresì – anche la
istituzione di un tavolo concertativo. Tale ultima richiesta in considerazione
dell’ aderenza delle decisioni prese con la stretta realtà del paese. L’ atto giuntale è stato posto – nella
serata di ieri – alla attenzione della maggioranza – riunitasi alle ore 19 –
trovando diffusa ed unanime condivisione.
comunale di Sant’ Agata dei Goti, Giancarlo Iannotta, in riferimento al nuovo
assetto dei servizi sanitari – così come prospettato dal direttore generale
dell’ Azienda Sanitaria Locale, dottor Michele Rossi.
Con apposita nota,
infatti, inviata ai soggetti interessati, l’ alto dirigente ha comunicato come
– con decorrenza 1 agosto – verranno trasferiti nella sede del presidio ospedaliero
di San Pietro molti dei servizi ad oggi allocati nella sede cosiddetta dei
‘Coltivatori diretti’. A cambiare casa – in particolare – saranno tutte le
attività specialistiche ambulatoriali, il CUP, la esenzione ticket nonché il
servizio di scelta/revoca medico. Nella vecchia sede di via Starza, invece,
rimarrebbero i servizi di riabilitazione, quello di assistenza protesica, la
medicina legale, il consultorio ed il centro vaccinale. Perchè – dunque – smembrare
l’ unità di un servizio che espletava in modo eccellente il suo compito,
servendo una utenza di circa 18- 20.000 persone? E’ la domanda che noi ci
poniamo, è la domanda che lo stesso presidente Iannotta si fa. In effetti, in
ambiti – non necessariamente sanitari – contraddistinti da diffusi disservizi –
non si comprende perchè si debba andare ad intervenire proprio laddove si
assiste a qualcosa che ‘gira’ a dovere. Che ‘gira’ talmente bene da richiamare
– addirittura – utenza dalla zona telesina. Lo ‘spezzatino’ sarà purtroppo fonte
di grossi disagi per l’ utenza poiché, in seno alla struttura di via Starza,
erano allocate funzioni strettamente interdipendenti. Colui il quale aveva, ad
esempio, necessità del servizio protesico poteva ben esaurire entro il medesimo
ufficio il suo iter. Dal 1 agosto, ahilui, il medesimo sarà costretto ad un
andirivieni tra le due strutture distanti – tra loro – 5 chilometri circa. A
quel puntoi, ci fa notare Iannotta, sarebbe opportuno – da parte dell’ Azienda
Sanitaria – pensare ad un servizio di collegamento tra i due plessi onde venire
incontro alle esigenze della cittadinanza. Neppure una questione economica,
poi, può essere sollevata a pretesto del trasferimento. Entrambe le strutture
sono, infatti, – come ancora Iannotta ci fa notare – di proprietà dell’
Azienda. Tutto questo ‘sconvolgimento’ per la vita dei locali non ha lasciato
insensibile l’ Esecutivo di casa. La Giunta santagatese “mossasi con estremo
tempismo” – come specifica Iannotta – ha immediatamente attivato le proprie
possibilità – trasfondendole in apposito contenuto deliberale – chiedendo la
immediata sospensione del provvedimento ed auspicando – altresì – anche la
istituzione di un tavolo concertativo. Tale ultima richiesta in considerazione
dell’ aderenza delle decisioni prese con la stretta realtà del paese. L’ atto giuntale è stato posto – nella
serata di ieri – alla attenzione della maggioranza – riunitasi alle ore 19 –
trovando diffusa ed unanime condivisione.
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