SANT’AGATA DE’GOTI- Farina “Primi 3 anni di Valentino assolutamente negativi”

Giuseppe Fortunato – da ‘Il Sannio Quotidiano’
Professionista
di primario livello ma, soprattutto, persona di eccelse qualità morali. L’
avvocato Pietro Farina – coordinatore del locale PDL – è merce rara nel triste
panorama generale della politica.

Distante dalla moda dei compromessi, ligio ad
una condotta di assoluta onestà, troppo lontano dallo stile di quanti barattano
il voto con false aspettative. Uno – vale a dire – dei residui esempi da
guardare per chi vuol ambire a ‘fare politica’ nel nobile senso del termine.
D. Tre anni di amministrazione Valentino: qual’é il
suo giudizio?
R. Assolutamente
negativo. E non credo di dover approfondire l’analisi: la triste realtà è sotto
gli occhi di tutti.
D. –  Cosa
intende?
R. – Esattamente
quello che ho detto. Ma non mi chieda di scendere nei particolari. Dall’alta
parte qualcuno interpreta la politica come fatto personale, mostrando
risentimento ogni qualvolta si dia una lettura critica del proprio operato.
Chi, come me, ha una diversa cultura del confronto preferisce, quindi, il
silenzio alla bagarre. La nostra città ha bisogno di serenità e, anche alla
luce dei noti eventi degli ultimi periodi, l’atteggiamento più responsabile è
quello dei toni bassi.
D. – Però una critica la sta facendo, affermando che
la maggioranza di governo non ha cultura del confronto.
R. – Si, è vero.
Ma anche questo è sotto gli occhi di tutti. 
La maggioranza ha avuto in questi tre anni un comportamento
assolutamente autarchico, mostrandosi sempre chiusa a qualsiasi confronto e
facendo della contrapposizione la sua bandiera. Né è prova recente
l’approvazione in consiglio della tassa di soggiorno, realizzata senza alcuna
concertazione con le forze politiche e sociali, con modalità autoritaria. Lo
stesso bilancio di previsione che fra qualche giorno approderà in consiglio è
stato predisposto nelle stanze del potere, senza alcun coinvolgimento delle
minoranze.
D. –  A
proposito di bilancio, non crede che le inefficienze da lei denunciate siano
riconducibili alle difficoltà di cassa ereditate dal passato  ed alla più generale crisi finanziaria.
R. – I debiti
contratti in passato non possono più costituire un alibi per nessuno. Se anche
è vero che Ciervo non lasciò i conti in ordine, dopo tre anni di
amministrazione ciò non è più una giustificazione. Anzi, gli amministratori in
carica dovrebbero prendere atto di non aver saputo risanare le casse e, quindi,
passare la mano. La crisi finanziaria più in generale sicuramente ha contratto
le capacità di spesa, ma nel nostro caso il problema vero è come si spendono i
soldi dei cittadini. Anche qui mi astengo dal richiamare fatti specifici, ma chi
è interessato a sapere come vengono impegnate le risorse pubbliche ben può
accedere via internet alla rete civica e verificare di persona.
D. –  Qualche
tempo fa ci fu un incontro tra forze di opposizione per creare un’alternativa
amministrativa prima della scadenza naturale. Qual è lo stato dell’arte?
R. – Siamo a
zero. I rancori e gli odi tolgono lucidità al ragionamento politico. I partiti
sembrano essere scomparsi dalla scena. Ogni momento di incontro si rileva una
farsa ed entrano in gioco soltanto astute strategie, volte più a riproporre
logiche del passato che a dare risposta alla esigenza di cambiamento e di
crescita.
D. – Lei è anche coordinatore cittadino del P.D.L..
Quali iniziative pensa di porre in essere per la preparazione della prossime comunali.
R. – La scelta
di formare una lista di partito nel 2009 non si rivelò vincente. L’esperienza,
quindi, ci suggerisce di verificare per le prossime comunali la possibilità di
una coalizione quanto più ampia possibile per contrastare il Sindaco uscente
Valentino,  che pare sicuramente
destinato ad una candidatura bis. E’, quindi, necessario già oggi mettersi al
lavoro ed avviare una seria fase di programmazione. Nei prossimi giorni saranno
definite nell’ambito di un direttivo sezionale le iniziative e ne saranno
designati i responsabili.
D. – Quale sarà il suo ruolo?
R. – Io resto a
disposizione del partito e, come da impegno assunto con l’On.le Nunzia De
Girolamo, manterrò il ruolo di coordinatore cittadino sino al prossimo
congresso o, comunque, fin quando il mio coordinatore provinciale lo riterrà
opportuno. Escludo, invece, un mio prossimo impegno elettorale, ritenendo che
sia necessario in questo momento fare spazio ai giovani e a chi abbia volontà e
tempo di operare con impegno.
D. –  E’
venuta meno la sua passione.

R. – Certamente no. La passione è la stessa di sempre
e l’entusiasmo è ancora quello dei primi impegni. Sono, però, cambiati i
protagonisti e, soprattutto, è mutato l’atteggiamento degli elettori, orientati
da logiche inaccettabili. Tirarsi fuori da questa bolgia, quindi, diviene una
necessità. E tornando a quelle analisi di partenza che non ho voluto
approfondire, credo che anche qui recenti eventi della nostra storia cittadina
costituiscano eloquente motivo di riflessione. 

Commento all'articolo