SANT’AGATA DEI GOTI- Salvo il ‘Sant’ Alfonso’. Ma fino al 30 settembre nulla mgliorerà
Abbiamo perso – in una notte – due tribunali (Guardia Sanframondi ed Airola) – e la Provincia beneventana.
E poteva anche andare peggio, visto che ci stavamo giocando anche il Sant’Alfonso Maria dè Liguori. Che, comunque, se questa volta l’ ha scampata, urge di una iniezione – fortissima – di ‘funzionalità’ trattandosi – allo stato – solo di un bellissimo, ma pur sempre mezzo, ospedale. Come una Ferrari – azzardando similitudini – mantenuta ai box. Per andare a pieno regime, la struttura necessiterebbe della piena implementazione dei reparti di Cardiologia e di Oncologia. E, soprattutto, della ‘inaugurazione’ della Terapia Intensiva, reparto-chiave, capace di far funzionare in serenità tutti quanti gli altri. Tutti questi nuovi servizi – come ovvio – hanno bisogno di uomini ad essi preposti. Che possono arrivare – stante l’ attuale blocco delle assunzioni – solo a mezzo mobilità. Un decreto della Regione Campania, però, bloccava tale movimentazione fino al 30 giugno. Termine, poi, slittato al 30 settembre. Se non interviene un ulteriore proroga, dal 1 ottobre sarà possibile il movimento e, quindi, l’ approdo a località San Pietro di professionalità ora operanti in altri nosocomi. La palla è in mano alla Regione; se vuole il bene del ‘San’Alfonso’, deve dare un taglio ai blocchi.
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