CARMINE VALENTINO – Messaggio
Messaggio del sindaco di Sant’Agata dei Goti, Carmine Valentino, diffuso all’ indomani della cerimonia di riconsegna tenutasi nel duomo cittadino
“Inutile dire che ringrazio, fortemente, a nome mio e
dell’intera comunità Santagatese il Colonnello Mancino, al quale dobbiamo
essere particolarmente grati, per aver fatto un eccellente lavoro, giungendo ad
un eccellente risultato e tutti i suoi collaboratori. Un ringraziamento sentito
all’ intera Arma dei carabinieri. Sono
particolarmente lieto di aver partecipato a un evento memorabile: memorabile
per noi e per la gente della nostra S. Agata e per l’intera “Diocesi” che fu di
Sant’Alfonso. Vi è
soddisfazione e anche commozione considerando che i beni recuperati ci
riportano al nostro grande Santo Vescovo e Patrono “Sant’Alfonso”. I beni
recuperati fanno parte delle innumerevoli antichità presenti nella nostra
comunità. Questa
straordinaria ricchezza di bellezze storico-artistiche fa della nostra Città
uno scrigno prezioso, del quale dobbiamo condividerne, non solo l’orgoglio, ma
anche la responsabilità nella salvaguardia che abbiamo di fronte alla società
pubblica. Patrimonio
comune da valorizzare, ulteriormente, per renderlo disponibile per un turismo
di qualità di studi e ricerca. Tutelare il
patrimonio storico-artistico ed il paesaggio è responsabilità che si deve, sì,
sollecitare ai poteri pubblici ad assolvere pienamente; ma è anche
responsabilità che bisogna assumersi da cittadini, specie se si vive in luoghi
di inestimabile valore per l’umanità intera, come la nostra Città. Contano i
comportamenti di ciascuno che debbono essere rivolti non al cieco
soddisfacimento di interessi particolari, ma alla salvaguardia della ricchezza
comune, anche nell’interesse dei nostri figli e delle generazioni future. I monumenti, i
beni artistici, il paesaggio, l’ambiente naturale e storico, sono beni, sono
valori che non possono essere spinti in secondo piano nelle decisioni di chi
gestisce la cosa pubblica, ma non possono nemmeno essere ignorati o trascurati
dal singolo che aspiri a trarne maggior profitto dall’attività turistica. La
valorizzazione di monumenti e territori come i nostri, opportunamente mirata a
migliorarne la fruibilità e in generale lo sviluppo dell’economia e del
turismo, debbono ancorarsi al senso del limite ed al rispetto delle regole. Questo impegno è
tra le direttive della civica amministrazione da me presieduta ed è con questo
spirito che stiamo operando assolvendo così agli impegni presi prima come
cittadini e poi come amministratori. E’ certo che la
tipicità della nostra struttura territoriale e le bellezze storico-monumentali
sono un fatto reale, rappresentano un riferimento oggettivo che ci spinge a
mettere in essere e promuovere reti di relazioni tra piccoli e medi comuni (le
bandiere arancioni del TCI) a diffondere la conoscenza delle nostre diversità,
a fare dell’accoglienza un indicatore decisivo di relazioni fra comunità
ospitante e turista. Il ricorso a
forti valori identitari condivisi, di convivenza, di appartenenza fortemente
simbolici, può semplificarsi con l’inciso “Il presente senza il passato non ha
futuro”. L’Ente comune
non ha rinunciato alla funzione di “Operatore Turistico” facendo conoscere le
bellezze storico-monumentali della Città ed agevolando la ricettività e
l’accoglienza ai visitatori-turisti. Lo sta facendo e
lo farà in modo diverso e innovativo rispetto al passato, accanto agli
strumenti tradizionali di comunicazione ne sta sperimentando di nuovi più
personali e più mirati, credendo nella cultura della collaborazione con tutto
il mondo associativo e del volontariato, convinto che il turismo sia uno degli
“asset” più efficaci per fare emergere una nuova cittadinanza attiva, proprio
perché svolge una funzione sociale e culturale. A conclusione desidero
ringraziare gli organizzatori per l’invito a partecipare a questa singolare e sentita
iniziativa. Voglio rivolgere un appello ai giovani, dicendo che conto
moltissimo sul loro impegno combattivo e propositivo e conto sul loro
importante contributo per una crescita culturale e per una ritrovata coscienza
civile”.
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