AIROLA- Lo strano caso della toponomastica..

di Mario Tirino

Il Consiglio Comunale di Airola con la delibera numero
38 del 13 dicembre 2004, resa nota alla cittadinanza con avviso pubblico del 1°
febbraio 2006, stabiliva le variazioni toponomastiche per alcune arterie del
territorio airolano. 
Le variazioni coinvolgevano alcuni dei luoghi più
significativi del centro caudino: erano dedicate vie a figure politiche di
calibro nazionale, come Aldo Moro (1a Traversa Giacomo Matteotti) e Antonio
Gramsci (strada di collegamento tra 2a e 3a Traversa Lavatoio), a illustri
letterati, come Dante Alighieri (1a Traversa Lavatoio) e Matilde Serao
(Traversa Annunziata), ad icone religiose, come Madre Teresa di Calcutta
(collegamento Caudisi – Tricealessio), e soprattutto ad airolani, celebri, come
Riccardo Ricciardi (1a Traversa Via Sorlati) e Giacomo Napoleone Tofano
(Traversa Casale di Sotto) e meno celebri. 

Come
accade purtroppo con diversi progetti, siamo rimasti a metà dell’opera. Il
provvedimento
– dichiara Antonio Ruggiero, fondatore e curatore
della community Facebook “
I Love Airola” – è servito solo ad
accontentare  dei concittadini desiderosi
di vedere intestata qualche strada ad un proprio congiunto, senza che ne sia
decretata l’ufficialità. I cittadini interessati non hanno mai ricevuto la
prevista comunicazione ed i relativi allegati riguardanti le variazioni
”. Ruggiero ha raccolto, anche grazie allo
strumento del gruppo Facebook, alcune segnalazioni, in base alle quali agli
uffici pubblici ed ai gestori di pubblici servizi non sono state inviate le
dovute comunicazioni inerenti le modificazioni toponomastiche. 
La verifica d’altronde è piuttosto banale:
basta interrogare Google Maps ed altri stradari digitali per avere conferma che
non risultano esistenti i nominativi delle nuove strade. 
Nonostante i numerosi solleciti inoltrati ai
competenti uffici comunali, la questione risulta a tutt’oggi irrisolta. 
Due i casi più eclatanti. Un automobilista
airolano, recandosi a Benevento, è stato fermato dalla Polizia Stradale per un
controllo e multato, poiché sulla patente risultava il vecchio indirizzo mentre
sulla carta di circolazione del veicolo compariva il nuovo, avendo effettuato
il passaggio di proprietà attraverso autocertificazione della residenza. Il
malcapitato ha fatto presente le proprie legittime giustificazioni. In risposta
i poliziotti lo hanno invitato a recarsi al Comune, per farsi attestare che non
si trattasse di trasferimento di abitazione ma solo di cambio della
toponomastica da parte dell’Amministrazione. Quindi lo stesso ha dovuto
riportare l’attestazione a Benevento, entro 5 giorni dalla multa, onde evitare
ulteriori aggravi di spesa. 
Un secondo caso ha coinvolto una richiesta di
allaccio dell’ADSL alla Telecom. Un cittadino airolano, residente in una delle
vie il cui nome è stato modificato, ha comunicato il suo indirizzo  all’azienda, che, dopo tre giorni, ha risposto
che la strada ove risiede risulta inesistente. All’aspirante utente di ADSL,
recatosi a Palazzo Montevergine per chiarimenti, viene spiegato dall’ufficio
competente che non erano state ancora effettuate le dovute comunicazioni agli
Enti pubblici e ai gestori di pubblici servizi. 
La pigrizia della macchina amministrativa
finisce per danneggiare il cittadino
– conclude Ruggiero – Chi paga le
spese e il tempo perso?
”. 
Il fondatore di I Love Airola, già autore
della vittoriosa battaglia per la posa della lapide commemorativa in piazza
Caduti di Nassirya (ex Piazza Mercato), garantisce che la problematica troverà
spazio e visibilità sulla piazza virtuale e chiede che siano pubblicamente rese
spiegazioni ai cittadini coinvolti nell’assurdo caso delle variazioni
toponomastiche “concluse a metà”.

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