SANT’AGATA DE’GOTI- Opposizione all’ attacco..

Che, dapprima, rivive l’evento consiliare relativo alla surroga pro-Di Donato.  Punto, rammentiamo, posto in coda all’ Ordine del giorno. Richiamata la duplice richiesta di Farina e di Ciervo tesa ad “ottenere  l’inversione dell’o.d.g. per consentire l’entrata in consiglio del subentrante Paolo Di Donato, così come il consiglio ha sempre operato in passato, e per ripristinare il plenum dei consiglieri”, la nota rammenta  come il Presidente consiliare, Iannotta, “nella meraviglia generale” abbia risposto “di ritenere inammissibile la richiesta sulla motivazione tecnica della mancata convocazione del subentrante e della relativa impossibilità di avere avuto acceso agli atti”. Dinanzi a quella che viene battezzata quale “volontà politica di essere contrari all’inversione per la surroga“ si rammenta la ribadita richiesta delle minoranze di porre ai voti la petizione “nel rispetto della legge e nel legittimo diritto dei singoli consiglieri. Il presidente del Consiglio”, continua la ricostruzione, “al solo fine di evitare una figuraccia alla maggioranza, votando contro alla proposta di inversione, si rifiutava di mettere ai voti la richiesta di inversione”. Con ciò, ancora la nota, “contravvenendo ad un suo obbligo istituzionale, abusando del proprio ufficio”.  Di poi, l’abbandono dell’ Aula da parte delle minoranze. “Un comportamento così grave”, prosegue la stessa, “è lesivo dei diritti dei consiglieri di opposizione e del rispetto delle più elementari regole democratiche, arrogante e ingiustificato dal punto di vista politico ed inoltre, non trova riscontro negli ultimi trent’anni di storia politica e amministrativa del consiglio comunale santagatese”.  Un comportamento rivelatore, secondo il testo partecipatoci dagli “oppositori“, della volontà della maggioranza di “interrompere definitivamente il confronto democratico con i gruppi di opposizione in seno al consiglio comunale, imponendo con forza le sue scelte in tutti i modi, dimenticando che la sua maggioranza rappresenta solo un terzo degli elettori santagatesi,  i quali oggi, sono delusi e disorientati per il modo di amministrare imposto alla nostra città. L’amministrazione Valentino, ormai pensa di potersi consentire tutto, eludendo il confronto democratico, le regole e la legalità degli atti”. La conclusione “I cittadini santagatesi ormai aspettano solo la fine di questa amministrazione per interrompere la sua azione devastante per l’immagine della città e  per conservare ancora una speranza di futuro per le nuove generazioni”.