Montesarchio, in kebabberia col machete: resta in carcere
Resta in carcere. E’ questa la decisione che è stata assunta, da parte del Gip del Tribunale di Benevento, ad esito dell’udienza di convalida a carico di M.C., 25enne di Montesarchio arrestato dietro le ipotesi accusatorie di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale. I fatti si erano consumati nella nottata tra Mercoledi e Giovedi quando il ragazzo, poco dopo le 2:30, aveva fatto ingresso all’interno di una kebaberia sita a Montesarchio, in via Amendola, di proprietà di un 30enne pakistano intimandogli la consegna di denaro. Secondo la ricostruzione posta in essere dagli inquirenti, il medesimo, al rifiuto oppostogli,
avrebbe estratto dallo zaino un machete minacciando i malcapitati di decapitarli laddove avessero allertato i Carabinieri. Al che, proprietario e commesso si erano portati fuori dal locale mentre M.C., direttosi presso la cassa, portava via la somma di 90 euro. Al mattino successivo, verso le ore 7:20, i Carabinieri lo hanno rintracciato in via Vitulanese riconoscendolo anche per il vestiario prontamente descrittogli dalle vittime del fatto. Non contento dell’episodio della sera prima, il 25enne ha rifiutato di salire sulla gazzella sferrando calci alla carrozzeria e rivolgendo, anche in questo caso, franche minacce ai militari operanti. Quindi la perquisizione domiciliare con il rinvenimento, sotto un materasso, del machete e dello zaino pure utilizzato la sera prima. Quindi il trasferimento in carcere e l’ammissione di responsabilità, per quanto M.C. abbia fatto presente che si trattava di una somma di cui era creditore presso il titolare dell’attività. Il Magistrato, tuttavia, ha confermato la necessità di permanenza dietro le sbarre.
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