Maltrattamenti, secondo grado ammorbidisce pena per santagatese

Pena rideterminata. Sono queste le risultanze che giungono dalla Corte di Appello di Napoli per V.D.S., cinquantenne originario di Maddaloni ma residente a Sant’Agata de’ Goti. L’uomo, si ricorda, era stato fermato nel 2022 dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri di Sant’Agata de’ Goti, su mandato della Procura della Repubblica sannita, in quanto ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti, lesioni, estorsione, stalking perpetrati a danno della ex convivente, una ora trentaseienne di Sant’Agata de’ Goti. Otto anni di relazione che, stando ai contenuti della denuncia che fu presentata dalla donna, sarebbero stati contraddistinti da un atteggiamento di continuata violenza, di frasi intimidatorie, di franche minacce di morte, di pedinamenti e di inseguimenti in auto, di insulti. Il tutto, spesso e volentieri, posto in essere in presenza dei due figli della coppia, all’epoca della misura di 5 e di 8 anni. In più di una circostanza, ancora, la donna sarebbe stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari presso il Pronto Soccorso del Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Droga e slot machine le “attività” nelle quali l’uomo avrebbe riversato il denaro destinato alla famiglia. D.S.V., difeso dall’avvocato Sandro Della Ratta, era stato raggiunto dapprima dalla misura degli arresti domiciliari e poi da quella meno affllittiva, nel Dicembre dello stesso anno 2022, del divieto di avvicinamento alla parte offesa. In primo grado era poi venuta la condanna, nel Novembre del 2024, ad anni sei di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Ora invece il secondo grado, accogliendo le richieste dell’avvocato Della Ratta, ha abbassato la pena ad anni quattro limitando l’interdizione ad anni cinque. Una rimodulazione di condanna che consente all’uomo di poter accedere alle pene alternative.

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