Sant’Agata de’ Goti, Giudice di pace: opposizione chiede delucidazioni
“Ricevere informazioni urgenti relative sia alle problematiche connesse al funzionamento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Agata de’ Goti sia alle azioni che l’Amministrazione sta mettendo in campo al fine di risolvere il blocco delle attività che dura ormai da mesi”. È questa la richiesta che viene, all’indirizzo dell’Amministrazione comunale di Sant’Agata de’ Goti, dai consiglieri comunali di opposizione Giannetta Fusco, Renato Lombardi, Nicoletta Vene, Luciano lannotta e Carmine Valentino. Oggetto della iniziativa, appunto, la situazione del presidio giudiziario sul cui futuro pende più di qualche incognita. Dai medesimi consiglieri anche la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale ad hoc “in forma straordinaria ed urgente, ai sensi e per gli effetti del regolamento comunale, al fine di discutere in merito alla grave situazione in cui versa l’Ufficio del Giudice di Pace, presidio giudiziario fondamentale per un bacino di utenza di circa 20.000 cittadini, comprendente i Comuni di Sant’Agata de’ Goti, Durazzano e Limatola, che da mesi è pressoché inattivo, la cui situazione è aggravata dall’assenza di personale”. “L’Amministrazione comunale – fanno presente – pur rassicurando pubblicamente circa la volontà di mantenerlo attivo, non ha ancora attuato azioni concrete e risolutive per il funzionamento dell’Ufficio. Il rischio di chiusura definitiva dell’Ufficio è sempre più concreto se si considera la circostanza che l’ufficio de quo non è più raggiungibile neppure telefonicamente considerata la ispezione in atto. Alla luce di ciò, si reitera la urgente richiesta di informazioni relative allo stato attuale in cui versa tale ufficio, in relazione alle attività che si stanno ponendo in essere per scongiurare tale chiusura nonché informazioni relative alle ragioni per le quali vi è in atto una ispezione ministeriale. Alla classe forense servono informazioni chiare e precise! A nulla servono i soliti comunicati ricolmi di immaginarie rassicurazioni e minacce volte a non toccare l’argomento che invece è di fondamentale importanza per il territorio comunale ed extra comunale. A nulla serve trincerarsi, da mesi, dietro ad argomentazioni che assolutamente non vanno neppure citate – la conclusione – per ragioni di sensibilità e stile di cui probabilmente non si comprende la gravità”.
Commento all'articolo