Comunali, Maglione “Pronti a condivisione e ascolto”

Dalla dimensione nazionale a quella local-airolana. Chiacchierata a 360 gradi con il già deputato Pasquale Maglione. Che non esclude aprioristicamente un discorso in ottica delle Comunali 2027

Onorevole Maglione ben trovato, la pausa di riflessione è terminata? 
Ben ritrovato anche a lei. Suppongo che lei si riferisca alla Politica quindi più che pausa direi che mi sono semplicemente allontanato dal futile dibattito giornaliero per concentrarmi sulle questioni reali e ritrovare la necessaria lucidità nella analisi delle dinamiche nazionali, regionali e soprattutto locali. La Politica è passione e in quanto tale arde sempre.
 
Allora potrà darci un commento sulle vicende nazionali. 
L’attuale maggioranza gode di una ottima salute elettorale, nonostante numerosi scivoloni. Questo grazie alle capacità mediatiche della Meloni e soprattutto alla assoluta evanescenza dell’opposizione.
Una qualche responsabilità ce l’ha anche il M5S e l’ambiguità dello stesso nell’ambito del cosiddetto campo largo. A proposito, ha nostalgia? 
Il Movimento Cinque Stelle è stata appartenenza, passione e dedizione quando eravamo a percentuali da prefisso telefonico. Quindi resta, quel Movimento, parte fondante della mia storia politica. Ne rivendico gli obiettivi raggiunti, sia a livello nazionale che locale, e ancora dico grazie a tutti coloro che, come me, hanno condiviso quel percorso. Ora è un partito tradizionale, approdo fisiologico per un movimento, che deve fare i conti con le logiche di potere e quindi elettorali. Durante le tre esperienze di governo molte delle cose che oggi si criticano sono state condivise a dimostrazione che un conto è fare l’opposizione e altro è decidere. Comunque niente di nuovo per chi conosce le regole del consenso ma è un problema se si guarda tutti allo stesso elettorato e non si ha più la capacità di coinvolgere chi si astiene.
 
Come giudica l’operato degli attuali parlamentari sanniti? 
Con il Senatore Matera, quando si riesce, c’è un proficuo scambio di opinioni e la condivisione di ottimi amici a Roma. Insieme stiamo seguendo la vicenda dei lavori relativi all’IPM di Airola, in particolar modo sulla facciata, impattando con una burocrazia elefantiaca lesiva degli interessi della collettività. Il loro operato, comunque, si valuterà a chiusura del mandato, sono ben conscio delle logiche romane e della complessità che le contraddistingue. Nella scorsa legislatura gli obiettivi centrati sono stati molteplici. Cito quelli più importanti: lo sblocco del raddoppio della Benevento-Caianello, gli oltre 100 milioni per i lavori sulla tratta ferroviaria Benevento-Cancello, l’accelerazione dei lavori sulla Fortorina, il finanziamento per la potabilizzazione dell’acqua della diga di Campolattaro, il finanziamento dell’alta velocità Na-Ba.
 
Non passa inosservato un certo suo attivismo ad Airola. Ci dobbiamo aspettare qualcosa?
Il mio attivismo per Airola c’è sempre stato e, da deputato, mi ha visto impegnato nel seguire diversi progetti: ricordo il rifacimento del campanile della chiesa dell’Annunziata, i fondi per l’IPM e l’accoglimento della mia proposta di fare in modo che gli spazi del carcere lungo il corso Montella vengano messi a disposizione dei cittadini, il finanziamento dei lavori di recupero della chiesa di Monteoliveto. Insomma, in modo discreto, il mio impegno per Airola non è mai venuto a mancare.
Sta eludendo la domanda…
Assolutamente no. Nei giorni scorsi ho avuto un proficuo confronto con alcuni imprenditori che hanno la loro attività lungo il corso Montella e che lamentano un disinteresse per le loro istanze. Chiedono semplicemente che venga rispettato il disco orario che ad oggi è già istituito ma che non funziona per mancanza di personale. Non chiedono la luna ma semplicemente di essere tutelati visto che sono gli unici a tenere vivo il nostro corso principale. Capisco che il personale a disposizione è ridotto al lumicino ma si potrebbe pensare, in questo momento, anche a controlli spot per cominciare a sensibilizzare chi sosta, nell’attesa delle prossime assunzioni, possibili, che si attendono da tempo.
Quindi un inizio di attivismo? 
Ho cominciato con l’attivismo civico seguito nel tempo da quello politico. L’ascolto, quindi, è parte del mio DNA. Lo faccio da sempre e da ultimo con gli amici imprenditori di corso Montella. Intendo proseguire su questa strada incontrando le tante anime che vivono la nostra cittadina.
Una discesa in campo per le prossime Amministrative? 
La discesa in campo, storicamente, ha un nome e cognome. La mia è la semplice volontà di voler provare a costruire un percorso di condivisione e di ascolto che, perché no, può anche determinare la formazione di una squadra alternativa alle solite dinamiche elettorali al momento delle amministrative. Una legittima ambizione da parte di chi, e a mio avviso siamo la maggioranza ad Airola, non è vincolato ai soliti percorsi e che con trasparenza e determinazione vuole esplorare nuove direzioni.
Non mi resta che augurarle un in bocca al lupo…
Diciamo che non mi appassionano i tatticismi e nelle cose che faccio mi piace metterci la faccia. Viva il lupo e grazie per questa piacevole chiacchierata.

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