Cronaca di una serata in legalità
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Foto Pasquale Di Nuzzo |
di Rosa Fusco
“La
parola non può cambiare le cose. Ma almeno ci prova”. Questo lo slogan del
convegno sulla legalità organizzato da “La voce del popolo”, movimento
giovanile guidato da Vittorio Iannotta. Un evento che ha visto come ospite don
Luigi Merola, parroco impegnato nella lotta contro la camorra; il magistrato
Raffaello Magi, giudice estensore del “Processo Spartacus” (processo storico
contro il clan dei Casalesi); l’avvocato Oreste Viola, assessore agli affari ed
al contenzioso di Sant’Agata de’ Goti. A prendere la parola il magistrato Magi,
il quale ha espresso il suo concetto di legalità come “un invito concreto ad
agire”, a imparare ad usare le leggi dello Stato muovendo un’attenta analisi
critica. Ha poi aggiunto che il fondamento dello studiare le leggi è conoscere
la storia, ricordando quello che la storia ci ha tratto in insegnamento con i
delitti legati alla criminalità. “Camorra e Mafia – ha concluso Magi – sono un
modo di fare soldi, una catena economica ‘alternativa’ che non lascia esente il
beneventano, il quale cela grosse operazioni finanziarie illecite nonostante
non si vedano scontri diretti”.
Anche il parroco don Luigi Merola, presidente
della fondazione “‘A Voce d’’e creature” Onlus, e autore dell’omonimo libro
scritto insieme a Marcello D’Orta, ha portato con sé i racconti dei suoi
bambini, di come loro definiscono e disprezzano la camorra. Ha poi aggiunto “la
Repubblica è ormai fondata sul volontariato, non sul lavoro” riferendosi a
tutte le Forze dell’Ordine che ogni giorno nel loro lavoro fanno molto più che
lavorare. Alla domanda su cosa fosse per lui la legalità, don Luigi ha
risposto: “La legalità non è solo rispetto delle regole, è un abito da
indossare ogni giorno. Per combattere i “mali” della società, come la camorra, –
ha continuato il parroco appellandosi ai genitori – bisogna puntare su una
buona formazione. La politica, invece, dovrebbe elevarsi in qualcosa di nobile,
in quanto la forma più alta della carità cristiana”. L’assessore Viola, invece,
ha parlato dell’esigenza di una maggiore presa di coscienza della criminalità
per poterla contrastare; manifestazioni ed informazione nelle scuole sarebbero
ottime direttive. Infine, all’invito a lanciare un appello ai giovani, don
Luigi Merola, e in accordo con lui gli altri ospiti, ha risposto: “Ragazzi
studiate! Ci sono troppi ‘ciucci’ in giro”.
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