Laudando: “Pro Loco, non vi è alcuna lotta intestina”

g.f.- da ‘Il Sannio Quotidiano’
Quanto mai feconda l’attività della Pro Loco airolana. Che, nell’ottica di rispolverare tradizioni e costumi popolari – dopo il successo di “Riscopriamo il Bogo” – ha intavolato una ulteriore serie di preziosi appuntamenti. Le arti e gli antichi mestieri, questa volta, a finire sul proscenio. Momenti di approfondimento che vedranno “in cattedra” anche la figura del maestro d’arte Bartolomeo Laudando. Proprio lui a delucidarci sull’iniziativa “Miriamo a far riscoprire ai cittadini l’artigianato attraverso corsi di ceramica e decorazione che si terranno nella Chiesa di San Lorenzo al Borgo e verranno affidati ai maestri Michelina Laudanna e Giuseppe Forgione, il tutto in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura”. Una delle Pro Loco più attive della Valle. Ciononostante, per qualcuno scossa da lotte intestine. “Vi è chi ritiene che spirino venti di tempesta a causa della discussione e approvazione del nuovo Statuto. Nessuno scontro. Sono voci prive di alcun fondamento”. Così precisa, in modo perentorio, lo stesso Laudando. Nessuna faida, lotta o diatriba. Semplicemente la definizione di una nuova regolamentazione.
“Esatto. Attualmente lo Statuto vigente della Pro Loco risale al 1973 ed oltre ad essere anacronistico è anche profondamente lacunoso in relazione a quella che è la gestione dell’Associazione. Ciò rende necessario sostituirlo e, quindi, adeguarlo ai tempi e alle specifiche esigenze. Il tutto facendo riferimento a quello che è lo schema di Statuto proposto dall’UNPLI e adottato dalle Pro Loco d’Italia. Appunto per questo, nella riunione dell’Assemblea dei Soci tenutasi a Marzo 2012, preso atto di tale necessità, è stata definita una Commissione ad hoc per la redazione di una bozza di Statuto”. Un fisiologico adeguamento della normazione non riconducibile, quindi, a nessun astio o livore.”Esatto. La Commissione, in data 7 Ottobre 2012”, prosegue Laudando, “ha inoltrato la bozza di cui sopra e due bozze di Regolamenti interni (norme per le elezioni delle cariche sociali e norme per la programmazione delle attività istituzionali) all’intero Direttivo affinché i componenti potessero proporre eventuali emendamenti. Questi ultimi, insieme alle bozze presentate dalla Commissione, saranno poi inviate ad ogni singolo Socio in modo che gli stessi possano, se lo ritengono necessario, proporre eventuali modifiche durante l’Assemblea Straordinaria dei Soci, l’unico organo collegiale che ha facoltà di approvare quello che sarà il nuovo Statuto della Pro Loco”.”Una scelta condivisa”, chiediamo, “quella di adeguare le previsioni statutarie?”. La replica “E’ una necessità che, ripeto, è stata ravvisata dall’intera Assemblea dei Soci e che mira a completare il progetto di rilancio della Pro Loco che ha fatto molto dal punto di vista della operosità e che adesso vuole puntare sulla trasparenza e la regolamentazione in modo da incentivare la partecipazione attiva dell’intera comunità”. Quale la novità nella nuova bozza? “Nessuna in particolare. Forse l’unica cosa da sottolineare, e che potrebbe aver dato adito alle voci di cui sopra, è che nella bozza di Statuto presentata dalla Commissione, vi è una norma transitoria che impegna le attuali cariche sociali a dimettersi e ad eleggerne delle nuove entro la chiusura del corrente anno. La accettazione di tale norma, chiaramente, è vincolata alla volontà dell’Assemblea dei Soci e, per quanto si voglia fare dietrologia, non rappresenta nessun motivo di spaccatura perché, come prima dicevo, è funzionale a quel progetto di rilancio della Pro Loco a cui tutti i componenti stanno partecipando e che ha visto lavorare l’uno a fianco dell’altro le due anime dell’Associazione: il blocco storico e le nuove leve”. La chiusura “Le voci di rotture interne hanno l’unico intento di interrompere un consolidato processo di rinnovamento oramai inarrestabile”

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