TOCCO CAUDIO- La storia di Francesco, bimbo sfortunato
Francesco ha 3 anni ed – alle spalle – una vita palesatasi sfortunata e triste sin dai primi attimi. Gli altri bimbi, quelli ‘normali’, alla sua età sono al centro del mondo dei genitori.
Curati amorevolmente, assistiti dall’ abbraccio rassicurante di mamma e papà. Per Francesco, la storia è andata diversamente. L’ ospedale napoletano in cui è nato, è divenuto per tanto tempo la sua casa. Perchè in una vera casa mamma e papà non lo hanno voluto portare. Lo hanno lasciato li, nelle culle ‘fredde’ ed inespressive del reparto. Non se la sono sentiti – mamma e papà – di affrontare il duro viaggio della sua malattia e delle tante cure di cui avrebbe avuto bisogno. Francesco – infatti – è nato molto malato, non ha avuto il dono della salute e di una mamma – vera – che lo cullasse e coccolasse. Le sue ‘mamme’ sono state le infermiere, le dottoresse che lo hanno accudito negli anni di ospedale. Con premura – certo – ma non ‘riscaldandolo’ di quell’ amore – unico ed irripetibile -che solo chi ti ha messo al mondo ti può dare. Il piccolo ha – così – subito ben 7 interventi chirurgici e – quotidianamente – deve sottoporsi a 12 ore di dialisi. Un calvario sulla terra per questa piccola anima – affidata – ora – alle cure di una casa famiglia di Tocco Caudio. Una di quelle realtà – vale a dire – che abbracciano i piccoli maltrattati dal destino. L’ allarme – adesso – è che quella struttura potrebbe chiudere perchè la Regione – da 9 mesi circa – non paga le somme che dovrebbe versare . Il piccolo Francesco, che nella ‘casa’ ha trovato – finalmente – un suo equilibrio emotivo ed affettivo, quelle carezze mai ricevute dai suoi genitori, potrebbe subire l’ ennesimo dolore di una vita già troppo feroce con lui. Se la Casa chiude – per mancanza di fondi – che fine faranno Francesco ed i tanti bimbi come lui?
Commento all'articolo