AIROLA- Occupata la sala consiliare dai lavoratori Benfil e Tessival

All’ interno della sala consiliare attendono che uno spiraglio si apra nel buio delle loro prospettive. Gli ex dipendenti Benfil e Tessival – ben 372 tra uomini e donne – hanno occupato la sede delle adunate comunali.

Chiedono, cercano una risposta. La cassa integrazione ‘scade’ a settembre. Dopo, lo spettro della mobilità; se, invece, dovesse esserci un ‘rinnovo’ della presente condizione, le mensilità scenderebbero a 400 o 600 euro – a seconda della fabbrica ove si prestava servizio. Il problema risiede nel fatto che la TTA, almeno inizialmente, assumerà solo un centinaio di persone. “E le altre che fine faranno?” – chiedono gli occupanti al sindaco Napoletano, prontamente accorso. Se pure l’ operazione con i napoletani andrà a buon fine vi è una marea di persone che inevitabilmente rimarrà fuori. Il primo cittadino spiega come sia importante che il nuovo colosso muova i primi passi;dopo si vedrà, auspicando nell’ assorbimento di ulteriore personale. La gente, tuttavia, pur apprezzando gli sforzi e l’ impegno del suo sindaco – persona sempre disponibile e presente – chiede certezze. Nessuno vuole e può appendere la vita propria e quella dei rispettivi familiari a semplici possibilità. Invoca certezze, date, non ipotesi. Settembre incombe e la richiesta è una. La politica sannita scenda in campo. Unita, compatta, mettendo da parte i conflitti intestini. Si schieri al fianco della sua gente e ne vada ad urlare le ragioni sotto i Palazzi del potere. Urli con loro, protesti con loro. Non si accettano filosofie e liete novelle: le bollette scadono, i mutui vanno onorati, i figli devono essere accuditi. Serve il lavoro, servono i soldi.

Commento all'articolo