Omicidio Frasso, Cassazione annulla assoluzione per Massaro e Nasta
Nuovo processo di Appello.
La Suprema Corte di Cassazione, nella giornata di Giovedi, ha annullato con rinvio la sentenza di assoluzione per Giuseppe Massaro, 59 anni di Sant’Agata de’ Goti, e Generoso Nasta 34 anni, di San Felice a Cancello.
Il massimo grado era stato chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dalla Procura e dalle parti civili avverso la pronuncia del secondo grado di Napoli.
Il caso è quello relativo all’omicidio di Giuseppe Matarazzo, pastore di Frasso Telesino che era stato ucciso la sera del 19 Luglio del 2018 alla contrada Selva nelle immediate adiacenze della sua abitazione. Un delitto che aveva chiamato alla sbarra Massaro, appunto, e Nasta, quest’ultimo accusato di avere guidato la Croma sulla quale sarebbero giunti sul posto gli assassini ed il primo di avere fornito l’arma che, secondo le ipotesi accusatorie, sarebbe stata utilizzata per l’omicidio – si tratta di una 357 Magnum detenuta legalmente e che è stata rinvenuta un mese dopo l’omicidio nella cassaforte del Massaro.
I due erano stati condannati in primo grado dal Tribunale di Benevento in data 6 Ottobre 2021 ma la Corte d’Appello di Napoli, il 14 Marzo 2023, aveva assolto i due per non aver commesso il fatto. In particolare, si sarebbe osservato come non potesse sussistere certezza che l’arma del delitto fosse quella oggetto di sequestro né che la Fiat Croma del Massaro si trovasse esattamente sul posto del delitto nel momento in cui questo si era verificato. Focus degli inquirenti, poi, sulla questione dei mandanti e dell’esecutore non individuati, per quanto si fosse ritenuto che sussistesse una relazione tra il fatto delitto e la condanna per abusi sessuali ad anni 11 e mesi 6 che il Materazzo aveva scontato causa abusi sessuali che questi avrebbe posto in essere in danno di una 15enne del posto suicidatasi il 6 Gennaio del 2008 impiccandosi ad un albero. Senza che, preme precisarlo, si appurasse nulla sui congiunti della ragazza né su un loro collegamento con alcuno degli imputati. Ora, però, il rinvio della Suprema Corte alla Corte d’Appello.
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