Benevento: Piano di Corte, solita notte di movida-degrado.

Piano di Corte, cuore di Benevento. Maglia nera storica della città by night. La serata è più che inoltrata. La voglia di stare in piazza è più forte della pioggia. L’ alcol non manca. Scatta la consueta rissa tra ragazzini esagitati. Qualcuno dice che siano beneventani, altri ipotizzano sia gente della provincia. Se le suonano o, più che altro, fanno un pò di scompiglio. Spintoni, urla. Il tutto originato, verosimilmente, da uno sguardo o poco più. All’ improvviso arriva un’ ambulanza della Croce Rossa. Ma la rissa non c’entra niente: i deficienti si sono già allontanati. C’è una ragazzina di 16 o 17anni – al massimo – che accusa i classici sintomi del gomito alzato un pò troppo. Primi soccorsi prestati in loco dal personale sanitario. Tuttavia, si ritiene che la ragazzina debba essere trasportata per ulteriori accertamenti – data, probabilmente, la minore età – in uno dei nosocomi cittadini. Ed ecco l’ imprevisto: tutto bloccato. Ma non dai soliti curiosi, bensì dalle auto. I soliti idioti hanno parcheggiato a cintura, praticamente, intorno alla piazza. Non si esce da li, nonostante le sirene spiegate. Avanti, indietro, prova a destra, ritorna a sinistra. Non c’è scampo. Un girovagare inutile alla ricerca di una utile via di fuga. Alla fine, dopo tanti – troppi – minuti, si apre uno spiraglio. Può iniziare la corsa. Riteniamo che il caso della giovane non fosse stato tra quelli che vedono giocarsi la sopravvivenza sul filo dei minuti. Ma, se così fosse stato, il malcapitato avrebbe perso attimi preziosi. Forse fatali. Già nei mesi scorsi un residente della zona aveva segnalato il danneggiamento del portone di ingresso di casa propria. Poche ore prima aveva avuto una colluttazione con un ragazzino che – in preda ai fumi dell’alcol – aveva scambiato il cortile del suo palazzo per un water. Ma l’ esempio citato è solo una goccia nell’ oceano di episodi poco edificanti. In tutto questo si invoca – per la ennesima volta – una maggiore vigilanza delle Istituzioni. Per prevenire prima (vedasi modalità di somministrazione alcolici), e contrastare poi. Ma, soprattutto, sarebbe auspicabile un presidio fisso delle forze dell’ordine. A tutela dei residenti e dei tanti giovani che vogliono divertirsi in sicurezza.O, si deve attendere – come costume italico – che si verifichino guai ancora peggiori?

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