Durazzano, Polizia in classe per sensibilizzare su rischi stupefacenti

Agire in chiave di prevenzione e di sensibilizzazione. Iniziando ad operare in questi termini su una fascia anagrafica già di per se delicata per sua natura. Ma che lo è divenuta ancora più in tempi quali quelli odierni che sono contraddistinti da un bombardamento di informazioni, attraverso i ben noti canali dei social, che sovrespongono i ragazzi ad informazioni che sono assolutamente rischiose spesso ponendo alla loro attenzione modelli di riferimento che sono tutt’altro che lusinghieri. Nasce da questi presupposti l’iniziativa posta in essere in sinergia tra la Dirigenza scolastica dell’Istituto comprensivo numero 2 di Sant’Agata de’ Goti ed il Commissariato di Polizia di Telese Terme. Incontri educativi-informativi con la Polizia di Stato per la prevenzione e il contrasto dell’utilizzo e vendita di sostanze stupefacenti, in particolare, sono stati posti in essere presso la scuola Secondaria di primo grado del plesso di Durazzano, plesso facente capo al riferimento guidato dalla preside Elisabetta Di Maio. Gli alunni delle classi 3a e 3b, in particolare, hanno avuto modo di incontrare gli ispettori del Commissariato di Telese Terme per confrontarsi sulla questione connessa all’uso di sostanze stupefacenti. Incontri troppo precoci? Tutt’altro. Nel nostro Paese, infatti, si stima che il 28% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni usa o ha usato sostanze stupefacenti: nel 2021 era poco più del 18%. Un incremento che si ritrova, drammaticamente, anche nella fascia di popolazione giovanile che dichiara di aver consumato sostanze illecite negli ultimi 30 giorni, che passa dal 10,9% al 18,3%. La cannabis è la sostanza illegale più utilizzata: circa 600.000 (24%) studenti ne hanno fatto uso nel corso del 2022. Oltre 76.000 (3,1%) ne riferiscono un uso quasi quotidiano, dato in aumento. Circa il 60% ha avuto il primo contatto con la sostanza fra i 15 e i 17 anni. Aumenta la percentuale di coloro che l’hanno utilizzata per la prima volta a 14 anni o meno, dato che passa dal 27% (2018) al 33% (2022). Quasi l’11% dei ragazzi consuma psicofarmaci (la percentuale, già in aumento, s’era fermata al 6% l’anno prima), con picchi mai registrati prima del 15% fra le ragazze.

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