Brodo di pollo, l’ elisir anti-influenza
Acqua, spremute e succhi di frutta per riequilibrare liquidi e i sali minerali persi con la sudorazione. Incrementando il carico idrico, si ottiene il risultato di “fluidificare” anche le secrezioni respiratorie prodotte dalle mucose delle vie aeree infiammate.
L’alimentazione dovrà essere leggera. Quindi: minestre calde, passati di verdure, minestroni; e poi, come seconda portata, un alimento digeribile, come il pesce o la carne bianca (pollo e tacchino, eccellenti fonti di proteine e poveri di grassi). E per finire frutta, ricca di sali minerali, ma anche di sostanze in grado di svolgere un’azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante, nei confronti dei radicali liberi, “molecole impazzite” capaci di modificare la struttura delle membrane cellulari ed il nostro stesso materiale genetico.
Gli stati infiammatori, come quello che si viene a determinare durante una malattia di tipo influenzale, rappresentano un’intensa fonte di radicali liberi, equiparabili a faville che sprizzano dalle fiamme di un camino e si comportano a danno dei tessuti dell’ uomo come l’ aria su una mela priva di buccia (che tende a scurire rapidamente). La corretta alimentazione rappresenta allora il cardine per rendere forte la barriera difensiva dell’organismo, poiché frutta e verdura apportano acido ascorbico (la vitamina C); carotenoidi (i pigmenti dalla colorazione gialla, arancione e rossa di cui son ricchi i vegetali e i frutti giallo-arancio, per la presenza di betacarotene, e quelli rossi come il pomodoro, fonte di licopene); composti fenolici (presenti in elevata concentrazione praticamente in tutti gli alimenti di origine vegetale e nell’uva e, quindi, nel vino); i tocoferoli (la vitamina E), nei semi oleosi e negli ortaggi a foglia verde. Le sostanze antiossidanti naturali agiscono su più versanti, rendendo migliori le comunicazioni intracellulari e maggiormente reattive le cellule immunitarie. C’è anche chi ha stilato un elenco degli alimenti provvisti del più intenso potere antiossidante. In primo luogo, mirtilli, more, cavoli a foglia, fragole, spinaci, cavolini di Bruxelles e prugne. Ottima capacità antiossidante è propria anche delle arance, dell’ uva nera,dei peperoni rossi, ed ancora di ciliege, kiwi, pompelmi rosa, uva bianca, cipolle, mele, melanzane, cavolfiori, piselli, patate, cavoli e lattuga. Nella lista spiccano poi meloni, banane, mele, carote, fagiolini, pomodori, albicocche, pesche, zucche, pere, cocomeri, sedani e cetrioli. Si specifichi che il consumo di frutta e vegetali può garantire un robusto carico di certi minerali, quali selenio e zinco, che pure partecipano attivamente alla causa del fronte anti invecchiamento. Un etto di carne o di pesce (specie tonno, salmone e acciughe) o cereali integrali già forniscono la dose giornaliera raccomandata di selenio, minerale che potenzia sensibilmente l’azione della vitamina E, paladino antiossidante per eccellenza e difensore dell’integrità delle membrane cellulari. Dulcis in fundo: il piatto che sintetizza in se le migliori qualità ‘curative’ e preventive è il brodo di pollo. Torna in auge, quindi, il vecchio consiglio della nonna: la su detta portata racchiude qualità nutritive che difficilmente si rinvengono in altri preparati. Proteine e sali minerali , ad esempio che, secondo gli esperti, recano benefici non solo agli allettati di turno.
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