La Vitivinicola Monte Pugliano al contrattacco: chiesti i danni alla GdF

Le banche che non hanno più fiducia, la revoca del finanziamento, la credibilità ed il buon nome del rappresentante legale minati senza fondamento, una netta revisione dei programmi aziendali. Questo ed altro è stato patito dalla Vitivinicola Monte Pugliano srl – fiore all’ occhiello dell’ imprenditoria della provincia – e dal suo uomo di punta, il signor Emilio Parlapiano. Non è una storia di cattiva gestione imprenditoriale, bensì la conseguenza di una indagine di polizia amministrativa – condotta, nello specifico, dalla Guardia di Finanza di Telese Terme nell’ ottobre 2005. Uomini delle Fiamme Gialle, entrando nel merito della faccenda, in seguito ad una verifica volta “prioritariamente ad accertare il corretto impiego dei finanziamenti pubblici ex Legge 488/92” ritennero che la società “Vitivinicola Monte Pugliano S.r.l.” e, per essa, il legale rappresentante, signor Emilio Parlapiano, avesse dichiarato falsamente al Ministero delle Attività Produttive di Roma ed alla Banca concessionaria, la B.N.L., di aver corrisposto alle varie imprese somme maggiori di quelle realmente versate, per un totale fittizio dichiarato in più di € 438.378,89. A carico del Parlapiano i militari intravidero gli estremi del reato di falsità materiale e di tentata truffa in danno dello Stato. Ragion per cui venne inoltrata informativa alla Procura instaurandosi, in tal modo, il procedimento penale. Gli uomini delle Fiamme Gialle comunicarono le loro conclusioni al Ministero delle Attività Produttive che, appreso ciò, sospendeva immediatamente il finanziamento già concesso richiedendo, altresì, la restituzione della prima quota di contributo già versata. Di li a poco, però, il GIP del Tribunale di Benevento, dottor Sergio Pezza, giunto alla chiusura delle indagini, emetteva decreto di archiviazione – in data 09-02-2007 – sulla base della infondatezza della notizia di reato. La magistratura dà ragione, quindi, al signor Parlapiano ma, intanto, il meccanismo messo in moto dalla Gdf presso il Ministero delle Attività Produttive ha già scatenato un effetto domino (si veda l’ esordio del presente passaggio) dagli effetti estremamente dannosi per l’ azienda. Oggi , a distanza di qualche anno, si è svolta la prima udienza – presso la sezione civile del tribunale di Guardia Sanframondi – della causa, promossa dalla Vitivinicola Monte Pugliano srl contro la Guardia di Finanza, volta ad ottenere il risarcimento dei danni (circa sei milioni di euro) patiti in conseguenza di quell’ operazione di polizia. Un processo che non è neppure iniziato, quindi, un’ azienda pulita ed un rappresentante legale dalla fedina penale immacolata. Nonostante tutto questo, è giunto il taglio delle risorse da parte del Ministero delle Attività Produttive. Resta vivo il rammarico – non solo nei soggetti interessati – assistendo alla vicenda di questa realtà imprenditoriale – importante per l’ economia locale con le sue decine di dipendenti – dovutasi necessariamente ridimensionare per effetto di accertamenti tributari le cui conclusioni – stando a quanto stabilito poi dal magistrato – erano con tutta evidenza errate.

19 comments

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Anonimo

i cittadini e chi vuol investire veramente chi li difende un vero schifo a queste condizioni è meglio la rivolta armata

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Anonimo

quello che anno fatto alla vitivinicola monte pugliano è un vero atto di camorra politica ma il sud è schiacciato tra due camorre quella dei colletti bianchi che gestisce la cosa pubblica per suo tornaconto e la vera camorra che a volte funziona meglio delle leggi dello stato uno schifo

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Anonimo

E SI PARLA TANTO DI SVILUPPO E LEGALITA' DEL SUD SOLO CHIACCHERE

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Anonimo

MA E' QUELLA STRUTTURA DOVE DA CIRCA UN ANNO CE' UN IMPICCATO E LA SCITTA ASSASSINATI DALLE ISTITUZIONI? SE E' QUELLA, LE ISTITUZIONI DOVE SONO?

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Anonimo

POI DICONO CHE NON SI CREA LAVORO,LE ISTITUZIONI SONO CORROTTE E INESISTENTI PER IL SUD MEGLIO LA RIVOLTA

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Anonimo

Cari utenti Perché pochi commenti? avete paura di commentare lo schifo che esiste?

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Anonimo

non esiste lo stato è impressionante

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Anonimo

e nessun ente di controllo prende provvedimenti, solo buon viso e cattivo gioco

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Anonimo

date l'esempio valorizzate le persone che hanno il coraggio di denunciare, non proteggete i delinquenti che gestiscono la burocrazia che fanno danni incalcolabili

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Anonimo

le istituzioni al sud sono latitanti dalla fine del ventennio

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Anonimo

dopo le denunce fatte e pubblicate da giornali e televisioni, la magistratura tace significa che ci sono degli intoccabili, è sempre la stessa storia la legge serve a sopprimere solo la povera gente, non vi sembra che queste cose portano ad una dittatura di sistema?

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Anonimo

cari giovani del sud, a questo punto non ce più speranza, o fate la rivolta armata o andate via, le uniche strade che portano ad un futuro BUONA FORTUNA

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Anonimo

scusate ma i danni fatti dai pubblici ufficiali chi li paga e in quanto tempo vengono liquidati,

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Anonimo

questo è lo schifo italiano, le istituzioni ti rovinano in 24 ore e quando viene fuori la verità fanno finta di non sapere un vero schifo

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Anonimo

mi chiedo per quali motivi su denunce certe la magistratura di Benevento non indaga, ma per caso ci sono dei collusi? o la procura della repubblica è ancora teleguidata dal sig. MASTELLA E I SUOI SEGUACI?

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Anonimo

i giovani o decidono di fare la rivoluzione e distruggere tutta la classe di dirigenti politici o non cambia mai niente, e ci saranno sempre più

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Anonimo

caro sig. Renzi questi sono i motivi perché il sud non si sviluppa, perché non chiamate gli interessati e fatevi spiegare

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Anonimo

l'unico responsabile di questa questione è il signor??? parlapiano emilio. Quindi non lo stato, non la magistratura , non la guardia di finanza.

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Anonimo

caro anonimo del 24/07/2016 mi dici quali sono le responsabilità del sig. parlapiano, visto che è la persona che ha subito danni per milioni di euro, perché la magistratura non ha mai indagato e sequestrato i documenti presso il comune di Castelvenere? ma i sindaci Di Santo E Scetta, per caso non erano a capo di un altra cantina?

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