Mazzone Bruno:servizio prorogato,ma i dipendenti sono senza stipendio

D’ altro canto, proseguendo, il problema viene guardato solo dalla prospettiva dell’ utenza. Ci rallegriamo – certo – per i cittadini di quelle aree, che almeno per un altro mese non patiranno disagi, ma vi è un nodo importante, dai più ignorato, che trapela da un comunicato-missiva integralmente leggibile su Altrabenevento.it., e che concerne la grave condizione dei dipendenti dell’ azienda. Esso – indirizzato all’ Assessore ai Trasporti della Provincia di Benevento, ingegnere Bello, ed al Prefetto – risulta essere firmato da due sigle sindacali (Cub Trasporti ed Ugl Trasporti) in rappresentanza dei lavoratori della ditta. Eccone uno stralcio ”..la ditta Mazzone Bruno ha concordato con la Provincia la proroga del servizio ancora per un mese, ma la stessa continua a non pagare quanto dovuto ai dipendenti che sono senza salario dal mese di luglio e non hanno ricevuto neppure gli altri emolumenti arretrati, contrattualmente previsti, da diversi mesi”. Tutti a riempirsi la bocca di belle parole, quindi, con frasi d’ amore inneggianti all’ eroe della favola.Tutti impettiti nel ricevere il plauso per l’ impresa (?) portata a termine. Ma ai dipendenti non pagati, chi ci pensa? La nota prosegue:..la situazione, pertanto, non è stata risolta, ed addirittura si è complicata per i dipendenti che lavorano senza compenso con una ditta, la Mazzone Bruno, che non ha sottoscritto con la Provincia il Contratto di Servizio, benché invitata a farlo da diversi mesi. In queste condizioni davvero non si comprende come abbia potuto l’assessorato ai trasporti provinciale concordare la proroga del servizio con una ditta che non firma il contratto per il trasporto in concessione e non rispetta gli obblighi del contratto nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri”. Bell’ interrogativo, cui si spera possa replicare in tempi celeri l’ assessore Bello. Infine, la richiesta – legittima ed ovvia – di garanzie:” Tanto premesso si chiede che codesto Assessorato spieghi immediatamente, muovendosi per tempo prima che decorra il mese di proroga, tutti i propri poteri, sia giuridici che di autorevole persuasione, sia nei confronti della ditta Mazzone sia nei confronti di tutti gli altri concessionari di zona (soprattutto EAV bus e ETAC) affinchè, come già avvenuto in passato (vedasi casi ditte ex Raffio, Tinessa, Izzo) al personale di esercizio della ditta Mazzone venga garantito, laddove si confermi la cessazione della ditta titolare, il passaggio al gestore affidatario delle linee interessate oltre che, ovviamente, il pagamento delle retribuzioni arretrate”.
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