Fede e tradizione: il cammino di San Nicola

Si è appena conclusa la sesta edizione de ‘Il cammino di San Nicola’, percorso di fede ed amicizia che si sviluppa tra i 180 km. che separano la cittadina delle mongolfiere dal capoluogo pugliese. Con l’entusiasmo di sempre e le energie pronte al duro percorso si legge testualmente sul sito latakkarata.org, associazione locale volta alla promozione di tradizioni e cultura del territorio, che è l’ organizzatrice della cinque giorni. Anche quest’anno si è confermata la portata extranazionale della manifestazione che ha raccolto adesioni dalla Germania, dalla Spagna, dalla Polonia e dal Messico.

Il ‘cammino’ nasce da una idea di Nino Capobianco che trasse spunto dalle descrizioni dei pellegrinaggi che, sin dall’ inizio dell’ 800, dal paese sannita raggiungevano la basilica di San Nicola a Bari.  Preziosa fonte risiede, a tal proposito, in un brillante manoscritto di Francesco Saverio Sorda, le cui pagine aprono spaccati sullo svolgimento delle ‘camminate’ a ridosso dell’ anno 1830.Forte e predominante è, ovviamente, la motivazione religiosa. Il popolo fragnetano è molto legato al culto del Santo patrono di Bari e lo rinnova annualmente con questo gesto di profondo sacrificio e partecipazione.L’occasione fornita dalla lunga maratona podistica diventa propizia, inoltre, per immergersi nella salubre natura dei territori attraversati, riconquistando il contatto con la essenza semplice della vita. Questa sesta edizione viene dopo il “percorso lungo” dell’ annata precedente che si tiene con cadenza quinquennale.Esso raggiunge, come in quelle antiche esperienze di inizio ‘800, anche i santuari di Monte Sant’Angelo e Incoronata (cui si aggiunge, nei nostri tempi, San Giovanni Rotondo per la visita alla tomba di Padre Pio).Quest’anno, invece, si è tornati al percorso dei cinque giorni (i dettagli nel riquadro a lato).La direzione organizzativa è stata affidata a Nino Capobianco, mentre quella  tecnica al geologo  Roberto Pellino.La direzione sanitaria, ancora, al dott. Marco Caputo e quella logistica, per concludere, a Carmine Petrone.Anche quest’anno vi è stata la doppia opzione per svolgere il pellegrinaggio: oltre al tradizionale percorso podistico è stata, infatti, fatta salva anche la possibilità di coprire il tragitto con bus.I due tronconi di fedeli (i camminatori ed i passeggeri dei vari bus) si sono uniti, una volta giunti nella città di San Nicola, per essere accolti dal rettore della pontificia basilica di san Nicola, padre Damiano Bova. Da menzionare, infine, ma non per questo meno importanti,  la collaborazione dell’ass. escursionistica Lerkaminerka e l’adesione solidale del club fragnetano ‘Sanniti off Road’ – pro loco fragnetana – e quella dell’ economo della festa di san Nicola a Fragneto Monforte. edizione 2011, GianClaudio Di Dato. Vi è stato il patrocino della Provincia di Benevento, del comune di Fragneto Monforte e l’assistenza amicale di tutti i comuni ed dei rispettivi residenti toccati nel lungo percorso.

Commento all'articolo